Nazionale

Acqua e libertà: il valore sociale della pallanuoto Uisp

La pallanuoto Uisp è protagonista di due storie, a Firenze e Genova. Parlano Luca Bizzetti, NGM Firenze e Chiara Ricchini, Sestri Mare e Sport

 

Due storie in cui l’Uisp è protagonista. Due storie diverse ma con tanti punti di contatto tra sport, passione, vittorie e diritti. In questo caso sono i Comitati territoriali di Firenze e Genova a mettere in risalto la pallanuoto Uisp con due personaggi e due racconti avvincenti.

La prima storia riguarda il mondiale Master di pallanuoto conclusosi lo scorso 3 marzo. Qui c’è anche un pezzo di Uisp a cui viene dato lustro. La società affiliata NGM Firenze ha vinto il torneo per over 45 nella rassegna iridata di Doha, Qatar. “I campionati sono sotto l’egida della Federnuoto ma senza il movimento Uisp non avremmo mai potuto raggiungere un traguardo simile” afferma Luca Bizzeti, dirigente e fondatore della NGM Firenze Pallanuoto.

Dietro questo trionfo, un insieme di valori che sono parte della filosofia Uisp. Bizzeti ripercorre l’origine di questo risultato così importante sulle pagine delle testate e dei siti anche non specializzati. Una vittoria che va a scomodare anche il mito di Gianni De Magistris, l’uomo più vincente della pallanuoto italiana in termini di vittorie assolute.

Luca Bizzeti

È una storia lunga vent’anni. Una storia di solidarietà, di scambi di esperienze e di motivazioni, di campanilismi abbattuti, di giovani generazioni che apprendono da quelle precedenti e viceversa. “Nel 2004 – spiega Bizzeti – nasce la Compagnia dei pallanuotisti fiorentini, con la finalità e l’esigenza di consentire la prosecuzione dell’attività a livello amatoriale a ex giocatori di tutti i livelli, e consentire loro lo svolgimento di attività fisica anche in età avanzata, una volta terminata la carriera agonistica federale”.

“Partecipiamo ai Campionati Uisp fin dal 2007-2008, anche nell’ultima stagione abbiamo iscritto due squadre al campionato toscano Uisp. Con l’Acquatica San Casciano – prosegue Bizzeti - ho partecipato tutti gli anni ai campionati nazionali Uisp. Di cui negli ultimi dieci anni ne abbiamo vinti quattro con nove finali disputate e un terzo posto. Si tratta della società del presidente Franco Bonciani che ci ha sempre dato disponibilità di spazi per allenamenti e partite”.

“Attualmente il nostro gruppo coinvolge circa 40 atleti – spiega Bizzeti – Si va dal sottoscritto, il più anziano con 61 anni, fino a ragazzi di 23-24 anni che hanno smesso l’anno scorso. La più grossa soddisfazione è stata quella di recuperare qualche giocatore che aveva interrotto l’attività agonistica per motivi lavorativi o perché fermato da un infortunio e rigenerarlo. Alcuni sono tornati a giocare in serie B, un alto livello agonistico”.

Dunque, sportpertutti. Non un semplice slogan ma un sistema di valori ben preciso sposato dalla NGM Firenze. “Lo scopo e la filosofia nostra e dell’Uisp è quella di far partecipare tutti. Da ex agonisti facciamo attività competitiva nell’ambito della Fin (Federazione Italiana Nuoto) e partecipiamo ai Campionati italiani senza discontinuità dal 2008 in poi. La squadra della categoria dai 40 ai 50 anni ha vinto gli ultimi tre campionati italiani federali”

“Poi – prosegue Bizzeti - arrivano gli eventi internazionali come quest’ultimo Mondiale Master di Doha. Abbiamo fattosquadra doha premiata_2 degli inviti trasversali dove abbiamo allestito una squadra che dia soddisfazioni e che porti in alto il nome dell’Italia. La costruzione del gruppo è facilitata dal clima di grande sportività e amicizia che si crea quando ci ritroviamo in occasione dei Campionati Uisp. Sotto le insegne della Firenze Pallanuoto abbiamo coinvolto anche atleti provenienti da altre parti d’Italia. E così ecco che è nata la squadra che ha vinto nella categoria 45-50.”

“Una filosofia, quella dello sportpertutti, all’insegna della partecipazione. Noi decliniamo l’attività sportiva anche con una mentalità agonistica ma riusciamo a praticare grazie ai costi accessibili dei campionati Uisp. Se non ci fosse l’attività quotidiana dell’Uisp noi non potremmo allenarci tutti i giorni e non avremmo la forma fisica per competere nelle per manifestazioni e vincere. L’Uisp, radicata su tutto il territorio nazionale, consente i contatti per cui si formano le squadre per le rassegne internazionali. Tutto questo fa andare oltre il campanilismo. Sono in molti a ritrovarsi insieme nella stessa squadra dopo aver giocato per anni da avversari. Una dinamica interessante anche nei confronti dei ragazzi più giovani. Per loro siamo a volte un esempio dal punto di vista tecnico e di comportamento”.

“Il risultato non è la priorità. Al giorno d’oggi tutti sembrano essere ossessionati dal risultato, dalla vittoria da pubblicare sui social ma per noi è diverso. È l’impegno che fa (o dovrebbe fare) sempre notizia” conclude Bizzeti.

La seconda storia è quella di Chiara Ricchini. Cresciuta nella pallanuoto del levante ligure, Chiara ha continuato a praticare la sua passione all’interno di Sestri Mare e Sport, squadra master Uisp, iscritta al Campionato regionale Uisp Liguria, in cui, al momento, è l’unica donna. 

Lo sport lo ha nel sangue. Il nonno allenatore mentre il papà ha pubblicato un libro sul basket femminile. La nonna è una vera pioniera: alla fine degli anni 50 fu il primo arbitro donna di pallacanestro in Liguria. Già solo questo potrebbe essere un elemento d’ispirazione: una ragazza in un ambito completamente maschile di uno sport ad alto impatto fisico. Ma a Chiara sembra tutto così “normale”.

GUARDA QUI IL VIDEO COMPLETO DELL'INTERVISTA

C’è un naturale rispetto verso di lei sia in acqua che fuori. Inoltre, pur nella parità agonistica, qualche compagine avversaria come il Ca Monaco le ha riconosciuto un saluto speciale prima dell’ingresso in vasca. Valorizzazione dell'uguaglianza significa mettere in risalto anche l’unicità delle persone e Chiara in questo ha molto da ricordarci.

Inoltre, Chiara concilia l'essere atleta con il suo essere mamma. Per partecipare al campionato ligure organizza trasferte settimanali portando con sè il suo bimbo facendo tappa fissa dai nonni. Ora che ha due anni è una presenza sempre più assidua alle sue partite e, neanche a dirlo, suo tifoso più gradito.

Ovviamente c’è lo slancio per la pallanuoto, la soddisfazione del gioco, la scarica di benessere data dall’attività fisica e un maggiore equilibrio psico-fisico. “La consapevolezza di cambiare prospettiva ed essere parte di una realtà aperta ci mantiene integri come individui. E come individui - spiega Chiara - anche meno esposti ad eventuali dinamiche di isolamento che più facilmente predispongono a forme di prevaricazione, ad iniziare da quelle in ambito familiare. Inoltre, invito tutte le ragazze che pensano di dover abbandonare la pallanuoto dopo la pratica giovanile a ricredersi e tuffarsi in questa avventura a livello amatoriale come i colleghi uomini. È un arricchimento sportivo e soprattutto umano a cui non c’è motivo di rinunciare”.

La semplicità con la quale Chiara ci espone la sua quotidianità che ha lo stesso fascino di un gesto atletico di una finale olimpica. Siamo esaltati perché contagiati dalla sua naturalezza che è dentro di lei. Tutto ciò richiede una grande armonia e una forza straordinaria che le donne come Chiara posseggono. (Fonti: Uisp Firenze e Uisp Genova)

(foto copertina: Uisp Nuoto)

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
UISPRESS

PAGINE UISP

AVVISO CONTRIBUTI ASD/SSD

BILANCIO SOCIALE UISP

FOTO

bozza_foto

VIDEO

bozza_ video

Podcast

SELEZIONE STAMPA

BIBLIOTECA UISP